Incontro a Trapani per dire no al cyberbullismo

Organizzato da Anteas Trapani all'Istituto "Salvatore Calvino" in via Salemi

12/02/2018

Cyberbullismo: incontro di sensibilizzazione tra gli studenti per dire no

Si è tenuta ieri  nell'Aula Magna dell'Istituto d'istruzione superiore “Salvatore Calvino – G.B. Amico” di via Salemi un incontro di confronto pubblico sul tema del cyberbullismo, quanto mai d'attualità alla luce degli ultimi, eclatanti casi portati alla ribalta dalla cronaca nazionale. L'incontro , organizzato dalla associazione Anteas Trapani, dalla Cisl Fnp Trapani e dal Moica (Movimento Italiano casalinghe), ha trovato positivo riscontro nell'Istituto scolastico e ha visto la partecipazione di Alberto Barbata, presidente provinciale Anteas, Teresina Fodale segretaria territoriale FNP CISL Palermo-Trapani e presidente del Moica, Mimmo Di Matteo, Segretario generale FNP CISL Palermo-Trapani, la docente e vicaria della scuola Caterina Mangiaracina, Franco Cuciti, ex vicequestore di Trapani, e Caterina Colomba docente di Diritto ed Economia dell'Istituto “Pascaldi” di Erice.

Tra i temi trattati alla presenza di una folta rappresentanza di alunni, i rischi di natura penale e civile legati al fenomeno del cyberbullismo e quelli legati alla prevenzione, con accenni alla recente legge 71 del 2017.

Sul fenomeno del cyberbullismo abbiamo sentito la dottoressa Caterina Colomba che si occupa della tematica dal 2015.

Qual è la definizione comune di cyberbullismo e quali sono i tratti fondamentali del fenomeno? “Nell'opinione comune il termine indica tutta quella serie di attacchi continui e ripetuti nel tempo, mediante l'utilizzo della rete. Per una definizione più chiara dobbiamo fare riferimento all'articolo 1 della legge 71/2017. Gli elementi che caratterizzano questo fenomeno sono intenzionalità, persistenza e disequilibrio tra vittima e carnefice”.

Quali le sostanziali novità introdotte dalla 71/17 rispetto alla precedente normativa?

“Le novità sostanziali sono quattro:definizione del concetto di cyberbullismo, anziché quello di bullismo introdotto dal precedente Ddl 2015, possibilità di far ricorso al garante della Privacy per oscurare rimuovere o bloccare un contenuto nocivo da parte della vittima di cyberbullismo, istituzione di un tavolo tecnico composto da esperti con lo scopo di dettare le linee guida per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno, ammonimento del Questore per il minore ultraquattordicenne”.

Gli strumenti legislativi, uniti alla prevenzione, possono rappresentare uno degli strumenti di contrasto al fenomeno, quale il ruolo della scuola e quello dei genitori?

“Sicuramente la prevenzione ha il primato nel contrasto al fenomeno del cyberbullismo, rispettando alcuni sani principi e alcune buone abitudini si potrebbero evitare situazioni spiacevoli di questo tipo per non ricorrere ai mezzi di repressione previsti dal nostro ordinamento-continua la dottoressa Colomba- Ciò ovviamente va supportato da una forte sinergia che si dovrebbe creare tra scuola e famiglia, questa sinergia viene appunto prevista dalla legge 71 del 2017”.