Relazione finale del progetto Antenne Sociali a Trani

16/07/2018

Mettere in campo risorse e interventi per fronteggiare vecchi e nuovi rischi sociali connessi alle solitudini, di anziani, di famiglie fragili e anche di giovani che si rinchiudono nelle loro case e crescere le capacità di captare i segnali delle fragilità.

E' questo l'obiettivo del progetto “Antenne sociali, promosso a livello nazionale dall'ANTEAS”, con l'intento di sensibilizzare e formare i volontari su due linee di azione:

 

  • irrobustire le capacità dei volontari Anteas di essere in grado di intercettare domande sociali che rischiano di non essere viste e ascoltate;
  • stimolare un lavoro di rete più progettuale con i soggetti già presenti in un dato territorio per sperimentare insieme un Protocollo di azione

 

I Partner coinvolti nel progetto sono state le Associazioni:

  • Il Pineto, ATAD;
  • Confraternita Misericordia Trani;
  • Gruppo volontariato vincenziano

 

In data 1 giugno, presso la sede dell'Anteas Trani, sono state avviate le attività di informazione, precedute da un ampio e accorato intervento di sensibilizzazione del volontariato del Presidente regionale di Anteas,  Emanuele Castrignanò.

Le attività informative tenutesi dal 01 Giugno al 02 Luglio, sono state svolte dai seguenti relatori:

  • Sabino Montaruli (Assistente Sociale) : “Abilità e competenze “cliniche”: ascolto attivo, empatia e ruolo del volontario”; “Il progetto Antenne sociali e il ruolo della comunità: esperienze a confront”.
  • ssa Mariagrazia Filisio (esperta in comunicazione): “Progetti di comunità e coinvolgimento della cittadinanza”; “Relazioni di aiuto, comunicazione verbale e non verbale”;
  • Giuseppe Palmieri (Educatore e Formatore) : “Strumenti di lavoro su diverse abilità, non autosufficienza e solitudine - Esperienze di educativa territoriale e partecipazione nella comunità”;
  • ssa Rosanna Dipasquale (Psicologa): “Caratteristiche psicologiche dell'anziano - Analisi dell'età evolutiva dell'anziano (riconoscimento dei bisogni individuali e collettivi dell'anziano”; “Riconoscimento del decadimento delle funzioni cognitive”.

 

Da un lato, si sono sviluppate delle azioni per accrescere le abilità dei volontari in tema di accoglienza, ascolto, trasferire modelli utili alla valorizzazione della relazione interpersonale e all'orientamento verso i servizi del territorio e alla pratica del lavoro di rete. Dall'altro lato, si sono illustrati degli strumenti di lavoro nella comunità utili e necessarie a prevenire e risolvere le situazioni di solitudine che si determinano, mappare le reti di aiuto presenti, pensare/agire collettivamente e sviluppare le potenzialità latenti personali e del territorio (es: valorizzazione delle competenze ed esperienze personali tramite lo scambio intergenerazionale; coinvolgere le piccole attività commerciali per il monitoraggio delle condizioni di solitudine, gli ordini professionali e naturalmente il Comune).

Il progetto, ha ottenuto importanti riscontri dai partecipanti e ha raggiunto i seguenti obiettivi:

  • aumentare le competenze “cliniche” dei volontari;
  • favorire la trasmissione di modelli di organizzazione e partecipazione della comunità, per la realizzazione ad es. di iniziative fuori porta di anziani e disabili coinvolgendo prioritariamente le persone meno abbienti e/o in limitata condizione di mobilità.
  • coniugare il sapere anche esperienziale delle famiglie e dei volontari che se ne occupano, con testimonianze e relazioni dedicate;
  • accrescere le abilità dei volontari in tema di accoglienza, ascolto empatico, inclusione sociale; (creare un rapporto di fiducia con l'assistito, sostenendolo nelle sue difficoltà di ordine psicologico e sociale, migliorando i rapporti familiari, specie quelli parentali e dei vicini)
  • trasferire modelli che valorizzano la dimensione della relazione;
  • attivare iniziative di disbrigo di pratiche burocratiche, amministrative o semplicemente di gestione quotidiana della spesa e della cura della persona. condividere modelli e tecniche di lavoro di comunità.

 L'incontro finale ha visto la partecipazione del Vicepresidente del CSVSN Vincenzo Biancolillo che ha illustrato le nuove competenze del CSV alla luce del nuovo codice del terzo settore e la dott.ssa Maria Rosaria Franco, consulente del CSVSN, che si è soffermata nel suo intervento sugli aspetti specifici di novità rispetto al ruolo del socio e delle OdV, cambiamenti apportati dalla legge di riforma suddetta.

Nel corso dell'evento sono intervenuti il presidente Anteas Trani, Sabina Fortunato, il Vicepresidente del gruppo volontariato vincenziano Trani, Giuliana Dardes, il Governatore della Misericordia di Trani, Corrado Cisotti e il Vicepresidente Anteas Trani Antonio Malizia.

A conclusione degli interventi, c'è stata la consegna degli attestati ai corsisti che hanno partecipato. Gli iscritti al corso sono stati numerosi, provenienti da Bari e Bisceglie, oltre che da Trani.

L'intento comune è di ritrovarsi da settembre per dare avvio sul campo al progetto “Antenne Sociali” coordinato dalla Dott.ssa Silvia Brena (Responsabile del progetto “Antenne Sociali” Anteas nazionale), insieme all'Ordine professionale dei farmacisti, della Confcommercio, degli amministratori di condominio e del Sindacato Cisl, Fisac Cat Cisl, Fnp.

                                                                                                                                     Il presidente 

                                                                                                                                 F.to Sabina Fortunato